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Tendinopatia del Medio Gluteo: Un'Analisi Clinica e Riabilitativa

La tendinopatia del medio gluteo è una delle cause più comuni di dolore laterale dell’anca, una condizione spesso sottovalutata o confusa con altre patologie. Clinicamente, rientra nel quadro più ampio della Sindrome Dolorosa del Gran Trocantere (GTPS), che include anche la borsite trocanterica e le lesioni del piccolo gluteo. Comprendere l’anatomia, l’eziologia e le corrette strategie diagnostico-terapeutiche è fondamentale per una gestione efficace di questo disturbo.


Anatomia Funzionale e Ruolo Biomeccanico

Il muscolo medio gluteo è un muscolo piatto e a forma di ventaglio situato sulla superficie esterna del bacino. Origina dalla cresta iliaca e si inserisce sulla faccia laterale del gran trocantere del femore.

La sua funzione è cruciale per la biomeccanica del corpo umano:

  • Stabilizzatore primario del bacino: Durante la fase di appoggio monopodalico della deambulazione (quando il peso è su una sola gamba), il medio gluteo si contrae per impedire la caduta del bacino dal lato opposto. Una sua debolezza o disfunzione porta al caratteristico segno di Trendelenburg, un’inclinazione anomala del bacino.
  • Abduttore dell’anca: Allontana la gamba dal centro del corpo.
  • Rotatore del femore: Contribuisce alla rotazione interna ed esterna dell’anca a seconda della posizione dell’articolazione.

Data questa funzione incessante, il suo tendine è soggetto a notevoli stress meccanici, che possono predisporlo a processi degenerativi e infiammatori.


Eziologia e Fattori di Rischio

La tendinopatia del medio gluteo è raramente causata da un singolo trauma acuto. Più spesso, è il risultato di un sovraccarico funzionale cronico o di alterazioni biomeccaniche. I principali fattori di rischio includono:

  • Sovraccarico ripetitivo: Attività come corsa, camminate prolungate (specialmente su terreni irregolari o in pendenza) e salire le scale possono causare microtraumi ripetuti al tendine.
  • Fattori biomeccanici: Dismetrie degli arti inferiori (gambe di diversa lunghezza), iperpronazione del piede, debolezza della muscolatura del core e alterazioni della postura possono modificare la meccanica dell’anca, aumentando lo stress sul medio gluteo.
  • Cambiamenti degenerativi: Con l’avanzare dell’età, i tendini perdono elasticità e vascolarizzazione, diventando più suscettibili a lesioni. La condizione è infatti più prevalente nelle donne di età superiore ai 40 anni.
  • Condizioni associate: L’artrosi dell’anca (coxartrosi) o problemi alla schiena possono portare a un’andatura anomala (zoppia antalgica) che sovraccarica secondariamente i tendini glutei.

Quadro Clinico e Sintomatologia

La presentazione clinica della tendinopatia del medio gluteo è abbastanza caratteristica:

  • Dolore laterale all’anca: Il sintomo principale è un dolore sordo e persistente localizzato sull’esterno dell’anca, in corrispondenza del gran trocantere. Il dolore è spesso esacerbato dalla palpazione diretta dell’area.
  • Dolore con l’attività: Il dolore peggiora durante o dopo attività come camminare, salire le scale o alzarsi da una sedia.
  • Dolore notturno: Un sintomo molto comune è l’incapacità di dormire sul fianco interessato, con un dolore che peggiora durante la notte e disturba il sonno.
  • Debolezza e zoppia: Nei casi più avanzati, si può manifestare una sensazione di debolezza nell’abduzione dell’anca e un’andatura zoppicante per evitare di caricare peso sull’arto dolente.

Approccio Diagnostico e Diagnosi Differenziale

Una diagnosi accurata è essenziale per impostare un trattamento mirato e si basa su un’attenta valutazione clinica e strumentale.

Esame Obiettivo

Il medico o il fisioterapista eseguirà una serie di test provocativi per evocare il dolore e valutare la forza muscolare, come il test di abduzione contro resistenza o il test di mantenimento della posizione in appoggio monopodalico per 30 secondi.

Diagnostica per Immagini

  • Ecografia muscolo-tendinea: È l’esame di primo livello, in grado di visualizzare alterazioni strutturali del tendine (ispessimento, aree ipoecogene), la presenza di calcificazioni, lesioni parziali o totali e versamenti nella borsa trocanterica.
  • Risonanza Magnetica (RM): Considerata il gold standard, offre una visione dettagliata non solo dei tendini ma anche delle strutture ossee e delle altre componenti articolari. È fondamentale per escludere altre patologie.
  • Radiografia (RX): Viene utilizzata principalmente per escludere cause ossee di dolore, come fratture da stress o segni di coxartrosi avanzata.

Diagnosi Differenziale

È cruciale distinguere la tendinopatia del medio gluteo da altre condizioni che causano un dolore simile, tra cui:

  • Borsite trocanterica: Spesso coesiste con la tendinopatia, ma il dolore può avere caratteristiche più infiammatorie.
  • Coxartrosi: L’artrosi dell’anca tipicamente causa un dolore più inguinale, ma può irradiarsi lateralmente.
  • Radicolopatia lombare (L4-L5): Un’ernia del disco a livello lombare può provocare un dolore irradiato che simula una patologia dell’anca.
  • Sindrome del piriforme.

Strategie di Trattamento e Gestione

L’approccio terapeutico deve essere multifattoriale e progressivo, con l’obiettivo di ridurre il dolore, correggere le cause biomeccaniche e ripristinare la funzione.

  1. Gestione della Fase Acuta:

    • Riposo relativo e modifica delle attività: Ridurre o sospendere temporaneamente le attività che scatenano il dolore.
    • Crioterapia: Applicazione di ghiaccio per 15-20 minuti più volte al giorno per controllare l’infiammazione e il dolore.
    • Terapia farmacologica: Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono essere utili per brevi periodi per la gestione del dolore acuto.
  2. Fisioterapia e Riabilitazione (Cardine del Trattamento):

    • Esercizio Terapeutico: È l’elemento più importante. Il programma deve essere progressivo, partendo da esercizi isometrici (contrazioni senza movimento) per attivare il muscolo senza stressare il tendine, per poi passare a esercizi isotonici (con movimento) di rinforzo e infine a esercizi funzionali che simulano le attività quotidiane e sportive.
    • Terapia Manuale: Tecniche di mobilizzazione dei tessuti molli possono aiutare a ridurre la tensione muscolare.
    • Terapie Fisiche Strumentali: La terapia con onde d’urto focali ha dimostrato una notevole efficacia nel promuovere la rigenerazione tissutale e ridurre il dolore nelle tendinopatie croniche.
  3. Terapie Interventistiche:

    • Infiltrazioni di Cortisone: Possono fornire un rapido sollievo dal dolore, ma il loro uso deve essere cauto, in quanto possono indebolire il tendine a lungo termine se ripetute.
    • Infiltrazioni di PRP (Plasma Ricco di Piastrine): Una terapia rigenerativa emergente che utilizza i fattori di crescita presenti nel sangue del paziente per stimolare la guarigione del tendine.
  4. Trattamento Chirurgico: Viene riservato ai rari casi di lesione completa del tendine o a tendinopatie croniche che non rispondono a mesi di trattamento conservativo ben condotto.


Disclaimer: Le informazioni contenute in questo articolo hanno uno scopo puramente educativo e informativo. Non sostituiscono in alcun modo il parere, la diagnosi o il trattamento formulato dal proprio medico. Si raccomanda di consultare sempre un professionista sanitario per qualsiasi dubbio o necessità.

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