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Alterazioni del Gusto (Disgeusia): Inquadramento Fisiopatologico, Classificazione e Approccio Clinico
Le alterazioni della percezione gustativa, o disgeusie in senso lato, rappresentano un gruppo di disturbi chemosensoriali con un impatto significativo sulla qualitĂ della vita, sullo stato nutrizionale e sul benessere psicologico del paziente. Spesso sottovalutate, queste condizioni richiedono unâattenta valutazione clinica per identificarne lâeziologia, che può spaziare da cause locali a patologie sistemiche complesse.
Questo articolo si propone di analizzare in modo approfondito la fisiopatologia del gusto, la classificazione dei suoi disturbi, le principali cause e lâiter diagnostico-terapeutico, fornendo un quadro completo per la comprensione di questa condizione.
Fisiopatologia della Percezione Gustativa
Il senso del gusto è un sistema neurochimico complesso deputato a identificare le sostanze chimiche disciolte nella saliva. La percezione si basa su cinque modalità gustative primarie: dolce, salato, acido, amaro e umami.
Il processo si articola attraverso i seguenti passaggi:
- Trasduzione del Segnale: Le molecole (tastanti) interagiscono con recettori specifici presenti sulle cellule gustative, localizzate allâinterno dei calici gustativi nelle papille della lingua, del palato molle e dellâepiglottide.
- Trasmissione Nervosa: Lâattivazione dei recettori genera un segnale elettrico che viene trasmesso attraverso tre principali nervi cranici:
- Nervo Facciale (VII branca - corda del timpano): Innerva i due terzi anteriori della lingua.
- Nervo Glossofaringeo (IX): Innerva il terzo posteriore della lingua.
- Nervo Vago (X): Innerva lâepiglottide e la faringe.
- Elaborazione Centrale: Gli impulsi nervosi convergono nel nucleo del tratto solitario del tronco encefalico, per poi proiettare al talamo e, infine, alla corteccia gustativa primaria (localizzata nellâinsula e nellâopercolo frontale), dove il segnale viene decodificato e percepito come un sapore specifico.
Qualsiasi interferenza a qualsiasi livello di questa via, dal recettore periferico alla corteccia cerebrale, può causare unâalterazione del gusto.
Classificazione dei Disturbi del Gusto
Per un corretto inquadramento clinico, è essenziale distinguere i diversi tipi di alterazione gustativa:
- Ageusia: Perdita totale della capacitĂ di percepire i sapori. Ă una condizione rara.
- Ipogeusia: Riduzione della sensibilitĂ gustativa a uno o piĂš sapori.
- Disgeusia: Alterazione o distorsione della percezione gustativa. Un sapore viene percepito in modo errato (es. sapore metallico, rancido, chimico). Ă una delle forme piĂš comuni.
- Fantogeusia: Percezione di un sapore (spesso sgradevole) in assenza di uno stimolo gustativo (allucinazione gustativa).
Eziologia: Le Cause della Disgeusia
Le cause dei disturbi del gusto sono eterogenee. Unâanamnesi accurata è il primo passo per orientare la diagnosi.
Cause Infettive e Infiammatorie
- Infezioni virali: Infezioni delle alte vie respiratorie (influenza, raffreddore comune) e, in particolare, lâinfezione da SARS-CoV-2 (COVID-19), possono causare unâalterazione del gusto, spesso associata a disfunzione olfattiva.
- Infezioni del cavo orale: Scarsa igiene orale, gengiviti, parodontiti e candidosi orale possono alterare lâambiente chimico della bocca e la funzione dei calici gustativi.
Cause Farmacologiche (Disgeusia Iatrogena)
Numerosi farmaci sono noti per causare disgeusia come effetto collaterale, agendo a vari livelli (alterazione della saliva, interferenza con i recettori, effetto sul SNC). Tra i principali:
- Chemioterapici e agenti antineoplastici: Cisplatino, doxorubicina, metotrexato.
- Antibiotici: Metronidazolo (sapore metallico), claritromicina, tetracicline.
- Farmaci cardiovascolari: ACE-inibitori (es. captopril), beta-bloccanti, diuretici.
- Farmaci antitiroidei: Propiltiouracile, metimazolo.
- Farmaci neurologici e psicotropi: Litio, alcuni antidepressivi e antiepilettici.
Deficit Nutrizionali
- Carenza di Zinco: Lo zinco è un cofattore essenziale per lâenzima fosfatasi alcalina, cruciale per la crescita e il corretto funzionamento delle cellule dei calici gustativi. Una sua carenza è una causa nota e potenzialmente reversibile di ipogeusia e disgeusia.
- Carenza di Vitamine: Deficit di vitamina B12 e altre vitamine del gruppo B.
Patologie Neurologiche e Sistemiche
- Malattie neurodegenerative: Morbo di Parkinson, Malattia di Alzheimer.
- Malattie demielinizzanti: Sclerosi Multipla.
- Malattie autoimmuni: Sindrome di SjĂśgren, che causa una severa secchezza delle fauci (xerostomia), impedendo la solubilizzazione dei tastanti.
- Patologie endocrine: Diabete mellito, ipotiroidismo.
- Insufficienza renale cronica: Lâuremia può causare un sapore metallico o ammoniacale.
Cause Iatrogene e Traumatiche
- Radioterapia della regione testa-collo: Causa un danno diretto e spesso permanente ai calici gustativi e alle ghiandole salivari.
- Chirurgia dellâorecchio medio o della base cranica: Può ledere la corda del timpano (ramo del nervo facciale).
- Traumi cranici: Possono danneggiare le vie nervose centrali.
Approccio Diagnostico
Lâiter diagnostico richiede un approccio sistematico:
- Anamnesi approfondita: Particolare attenzione deve essere posta allâanamnesi farmacologica, allâinsorgenza e alla natura specifica del disturbo, ai sintomi associati (es. secchezza delle fauci, disturbi olfattivi) e alle patologie preesistenti.
- Esame obiettivo: Ispezione completa del cavo orale e della faringe per identificare segni di infezione, infiammazione o lesioni.
- Gustometria chimica: Test specialistico che consiste nellâapplicare soluzioni a diverse concentrazioni dei cinque sapori primari su aree specifiche della lingua per mappare quantitativamente e qualitativamente il deficit.
- Esami di laboratorio: Dosaggio di zinco sierico, vitamina B12, folati, indici di funzionalitĂ renale e tiroidea, e marker infiammatori.
- Imaging neurologico (TC o RM encefalo): Indicato quando si sospetta una causa centrale (es. tumore, lesione demielinizzante, patologia del tronco encefalico) o per studiare le vie nervose.
Strategie di Trattamento
Il trattamento è primariamente mirato alla causa sottostante.
- Rimozione della causa: Se la disgeusia è indotta da un farmaco, il medico può valutare la sua sospensione o sostituzione, bilanciando rischi e benefici. Il trattamento di unâinfezione orale o di unâaltra patologia sistemica può portare alla risoluzione del sintomo.
- Supplementazione: In caso di carenza accertata, la supplementazione con zinco solfato può ripristinare la funzione gustativa.
- Gestione della Xerostomia: In pazienti con Sindrome di SjĂśgren o secchezza iatrogena, lâuso di sostituti salivari (saliva artificiale) e agenti sialogoghi (es. pilocarpina), sotto prescrizione medica, può migliorare la percezione del gusto.
- Misure di supporto e coping: Quando la causa non è eliminabile (es. post-radioterapia), si possono adottare strategie per migliorare lâesperienza alimentare:
- Mantenere unâigiene orale meticolosa.
- Utilizzare erbe aromatiche, spezie e condimenti per esaltare le componenti olfattive e tattili del cibo.
- Variare le temperature e le consistenze degli alimenti.
- Evitare cibi che scatenano la disgeusia (es. carni rosse in caso di sapore metallico).
Conclusioni
Le alterazioni del gusto sono sintomi complessi che non devono essere banalizzati. Unâaccurata classificazione del disturbo e unâindagine eziologica sistematica sono fondamentali per un corretto inamento clinico. Sebbene non sempre sia possibile un trattamento risolutivo, lâidentificazione della causa e lâadozione di strategie mirate possono gestire efficacemente i sintomi, prevenire il declino nutrizionale e migliorare significativamente la qualitĂ della vita del paziente.
Disclaimer Medico: Le informazioni contenute in questo articolo sono fornite a solo scopo educativo e informativo e non devono in alcun modo sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento di un medico qualificato. In presenza di sintomi persistenti o preoccupanti, è indispensabile consultare il proprio medico curante o uno specialista.